Per quanto sia impossibile stabilire, a priori, quanto debba o possa durare una relazione extraconiugale, proveremo a stabilire quali sono i motivi che determinano la durata e le modalità di gestione delle relazioni fuori dal matrimonio.
Quanto durano i rapporti extraconiugali: i numeri
C’è da dire, prima di tutto, che statisticamente è molto raro che una relazione finisca con un’innamoramento vero e proprio che porta al divorzio e ad un eventuale nuovo matrimonio. Molto spesso, infatti, le relazioni extraconiugali rimangono tali anche se durano per anni.
Dal punto di vista strettamente statistico e numerico possiamo affermare che ben il 78% delle relazioni frutto di un tradimento si interrompono entro sei mesi, al massimo un anno. Il 13% dei traditori, invece, porta avanti la relazione per 2 o 3 anni; appena l’1% di queste relazioni si conclude con un divorzio ed una piccolissima parte di queste si concretizza in una nuova relazione stabile e ad un secondo matrimonio.
Questi dati permettono di avere un chiarissimo quadro della tendenza di coloro che tradiscono, la stragrande maggioranza di questi, infatti, pone la relazione fedifraga solo ed esclusivamente sul piano sessuale, non prevedendo che questa intacchi ne faccia vacillare il matrimonio.
La differenza di questo punto di vista sta nel pensiero dell’amante; chi intrattiene una relazione con un partner sposato, infatti, è quasi sempre convinto di poter convincere la controparte ad abbandonare, prima o poi, il matrimonio per dedicarsi a tutto tondo a questa nuova relazione. Questo aspetto rende le due parti su piani completamente contrapposti. Da una parte, la persona sposata che vive la relazione extraconiugale con leggerezza e senza l’intenzione di portarla ad un livello superiore; dall’altra l’amante che, spesso, è innamorato del partner e vive nella speranza di avere con quest’ultimo, un rapporto di tipo esclusivo.
Perché e quando finiscono i rapporti extraconiugali
Come abbiamo visto, nella quasi totalità dei casi le relazioni di tipo extraconiugali, sono destinate, prima o poi a finire. Questo avviene, essenzialmente per 3 motivi: il rischio di essere scoperti, quando subentra, da una delle due componenti, l’amore oppure quando la passione si esaurisce.
Nel primo caso, nel momento in cui il coniuge inizia a sospettare del fatto che il partner possa avere una relazione, entra in gioco la paura di rovinare un rapporto solido e rassicurante che porta l relazione adultera ad un brusco arresto.
Qualora, invece, all’interno di una relazione adultera, una delle due componenti inizi a provare sentimenti più forti, il rapporto diventa difficilmente gestibile, e la posta in gioco diventa talmente alta da portare all’inevitabile chiusura del rapporto.
Quando la relazione extraconiugale è iniziata solo ed esclusivamente per soddisfare gli appetiti sessuali, arriverà, inevitabilmente, un momento nel quale questi si esauriranno, portando la relazione, che non ha altre basi, alla fine.
Stabilire un tempo per una relazione, quindi è molto difficile, più semplice, invece stabilire i motivi per i quali questa inizia e finisce.
Rimane, però, da dire che le relazioni adultere che durano mediamente più a lungo sono quelle all’interno delle quali, tra i due riescono a stabilirsi un legame e un feeling molto profondi; questo aspetto fa si che le due parti abbiano le stesse ambizione e che, di conseguenza, siano minori i fattori che solitamente portano alla rottura.